Lo sport prolungato prevede delle strategie mentali che ti permettano di non abbandonare la gara anzitempo, ti capita di partire per una gara di 24 ore ed inizi a pensare alla fine della mezz’ora che hai ancora da percorrere altre 47 mezz’ore, ma riesci a mettere in atto dei meccanismi mentali che ti riportano al qui e ora e al momento presente a correre, a stare sveglio o a distrarti per avanzare con i metri e i chilometri e a trascorrere tanto tempo in piedi facendo sport osservando, facendo attenzione, alimentandoti ed avendo comunque un approccio medidativo.
Ecco come si racconta Roldano.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Più che campione mi sono sentito vincente un giorno ma poi ritorno un comune sportivo non amo i toni superlativi in voga sui social network.”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Lo sport in larga misura è il mio benessere, non posso farne a meno. I fattori che han contribuito al mio benessere sono intrinseci al fare attività fisica e la performance è il risultato finale.”
Come hai scelto il tuo sport? “Mi distinsi già in età scolare nella corsa breve ed in seguito fui avviato a fare mezzo fondo seguito da una società sportiva.”
Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano? “Praticando ultramaratona si incontrano difficoltà di ordine psicologico e fisico ma nel tempo ho imparato a conviverci e, tranne rare volte, a non farmi sopraffare.”