Anna la maratoneta, amante della corsa, nonché collega psicologa, racconta la sua passione, l’impegno e la determinazione nella corsa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho iniziato a dedicarmi all’attività sportiva con serietà spronata da un anziano maestro di tennis, che mi ha invitato a fare almeno 20 vasche di nuoto al giorno. Da lì ho praticato agonismo nel tennis, poi, negli anni a venire, nel calcio. Ma la scossa maggiore l’ho avuta quando, dopo una brutta crisi di anemia, mi sono posta l’obiettivo di guarire e dimostrare a me stessa di stare bene correndo una maratona. Da allora non ho mai smesso di correre. Mi piacerebbe giocare ancora a tennis.”
Il vecchio amore non si scorda mai, la passione del tennis solletica Anna, ma per ora ancora tanti obiettivi e performance nella corsa.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport mi ha dato un equilibrio, soprattutto per quanto riguarda il regime alimentare: facendo sport non mi sottopongo a restrizioni. Ho più serenità nel rapporto con gli altri e con me stessa.”
Lo sport è un valore aggiunto sia per la propria persona, per il rispetto di se stessi, per un sano stile di vita e sia per le relazioni con l’altro, il rispetto degli altri atleti, amici o avversari.
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Prima di una gara assimilo carboidrati (pasta nella sera prima, fette biscottate e miele al mattino). Non uso farmaci e, in estate, reintegro con sali. Prendevo amminoacidi e carnitina anni fa, ma, non riscontrando grossi benefici, ho smesso.”
Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Il benessere è nato con un lungo lavoro mentale da parte di me stessa. Devo i miei migliori risultati agonistici ad un giovane allenatore: Marco Testero.”
Lo sport diventa una sorta di autoterapia, si contatta se stessi, si riesce a conoscersi meglio, il proprio corpo, le proprie sensazioni corporee, lo sport aiuta a gestire lo stress, a elaborare i traumi. Mentre per la performance non bisogna sottovalutare nulla, l’alimentazione diventa importante, l’affidarsi ad un bravo allenatore, sia competente e formato ma anche sensibile che ti segua, che ti veda, che parli con te. Conosco bene Marco Testero, ho anche gareggiato con lui, è un bravo allenatore.