Elisa Cusma è un’ex atleta, specialista negli 800 e 1500 metri, ha vinto 8 medaglie a livello internazionale e 23 titoli italiani assoluti (indoor ed outdoor), tra individuali e staffette. Detiene due record assoluti seniores: 800 metri piani indoor e staffetta 4×800 m. Vince il primo titolo italiano assoluto nel 2005 quando a Bressanone si aggiudica la medaglia d’oro sugli 800 m.
Il 1° maggio Elisa vince la gara di 5km a Roma e si lamenta per il percorso impegnativo, io l’ascoltavo e pensavo che gli atleti sono tutti uguali, si lamentano sempre, ma questa è un’atleta speciale, ha vestito la maglia azzurra, ha partecipato alle Olimpiadi, ma l’animo dell’atleta è lamentarsi, si cerca il percorso piatto, facile, senza faticare. Comunque, mi sono divertito ad ascoltare le sue lamentele ma nonostante tutto ha vinto, la stoffa da Campionessa c’è ancora. Di seguito si racconta.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Diciamo che ogni atleta ha il suo carattere! Per me essere un campione non è solo ottenere delle grandi performance ma anche avere una grande determinazione e soprattutto crederci fino in fondo!”
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Lo sport è stato un elemento molto importante nella mia vita! Mi ha aiutato a crescere, a diventare un’adulta e soprattutto ad essere più sicura di me e di conseguenza facendo una vita sana non posso che essere in buona salute!”
Come hai scelto il tuo sport? “Diciamo che non l’ho scelto io ma è stato mio padre a provare a farmi correre e devo dire che ci ha azzeccato!”
Nel tuo sport quali sono le difficoltà ed i rischi, a cosa devi fare attenzione? “Ci sono tante difficoltà soprattutto se fai sport agonistico e se lo fai ad alto livello. Sicuramente gli infortuni sono all’ordine del giorno e sapersi rimboccare le maniche non è sempre facile (devo dire che io da quel punto di vista sono stata fortunata).
E’ vero, a vedere da fuori può sembrare che un atleta ha talento e quindi è tutto facile, ma dietro un atleta c’è tanto, le pressioni da parte di chi ti segue, ti allena, le richieste di partecipazioni a gare, l’infortunio sempre dietro l’angolo. Elisa dice che è stata fortuinata, ma l’infortunio si può prevenire, se ci si allena bene, se si rispettano i recuperi, i massaggi, le attenzioni, se non si esagera negli allenamenti, si riesce ad essere integri ed a continuare a gareggiare bene, quindi brava Elisa e non solo fortunata.
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Ovviamente quando prepari delle gare importanti il clima è fondamentale per preparare certe competizioni sono dovuta andare al caldo (Sud Africa) se no con il freddo che c’è qui a gennaio e febbraio difficilmente sarei riuscita ad entrare in condizione.” Continua a leggere