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Lo sport rende felici, diventa un insegnamento utile ad affrontare la vita quotidiana, avvicina persone, popoli, culture e mondi, ma una cosa importantissima è la psicologia della squadra, dei vari componenti che decidono di allearsi per portare avanti un obiettivo comune, condiviso, difficile, sfidante ma raggiungibile. Ci sono gare in tandem come possono essere quelle degli atleti con disabilità visiva ma anche gare di endurance considerate estreme da fare a coppia e questa è un’esperienza che hanno fatto due miei amici Vito Rubino e Palas Policroniades. Loro due, coppia anche nella vita, hanno partecipato al Tour Divide.
Il Tour Divide è la gara di mountain bike più lunga al mondo, 4500 km non-stop e in autosufficienza sulle Montagne Rocciose. La gara va dal Canada al Messico (inizia a Banff, Canada e finisce ad Antelope Wells, New Mexico al confine con il Messico) e accumula 60,000 metri di dislivello (pari a 7 volte l’Everest). I concorrenti sono responsabili di portare tutto l’occorrente tra cui cibo, acqua, e attrezzatura da campeggio, e devono navigare lungo tutto il percorso. Non è possibile avere nessun aiuto esterno preorganizzato. Meno della metà dei partecipanti riescono a finire. Vito Rubino e Palas Policroniades ce l’hanno fatta, in 30 giorni e 16 ore, usando una mountain bike in versione tandem. Sono stati gli unici a completare la gara in tandem quest’anno e sono i quinti in assoluto a partecipare in tandem.
In tandem Vito e Palas raccontano la loro espereinza di seguito, rispondendo ad alcune mie domande.
Come siete arrivati alla decisione di partecipare a tale gara? “Il desiderio irresistibile di avventura. Poi la voglia di esplorare posti nuovi e paesaggi spettacolari e infine la voglia di esplorare noi stessi e le nostre capacità.”
Conoscendo Vito, posso pensare che sia alla ricerca di avventure sportive sempre più ardue e con la voglia di affrontarle con la complicità e la presenza di sua moglie, a Palas non resta che aderire ai suoi progetti ben motivata di far bene e scoprendo di essere un’avventuriera intrepida anche lei.
Prima di tale impresa sentivate di potercela fare per aver sperimentato altra impresa simile? “L’anno scorso ho completato la Race Across Amerca (un coast to coast da quasi 5000 km in 11 giorni e 19 ore), mentre Palas ha coordinato la mia squadra di supporto di 9 persone. Ma una delle difficoltà del Tour Divide è proprio l’autosufficienza, perché non c’è nessuno al seguito. Quindi ci siamo allenati durante i fine settimana facendo delle uscite da 2-3 giorni in auto-sufficienza, in modo da replicare le condizioni di gara.” Continua a leggere →