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L’insieme degli ingredienti che fa di una persona il campione, non è solo il talento, ma anche tanto duro lavoro senza trascurare nessuno aspetto e nessuno dettaglio. Fattori importanti sono l’allenamento fisico, l’aspetto mentale, la preparazione nutrizionale e tanta autoprotezione e coccole che consistono nei recuperi, massaggi, fisioterapia e l’affetto di persone care che fanno il tifo per te in ogni caso senza pretese, senza pressioni.
Approfondiamo la conoscenza di Paolo Bravi attraverso alcune sue risposte a mie domande prima dello start del Campionato Mondiale IAU della 100 km, la squadra maschile difendeva l’argento a squadre conquistato al precedente Campionato Mondiale. Oltre a Paolo Bravi, quest’anno alla partenza c’erano Giorgio Calcaterra, Hermann Achmuller, Andrea Zambelli, Silvano Beatrici e Marco Ferrari.
Com’è il clima di squadra? “Ottimo, mai visto così, per la terza volta consecutiva capitano di una grande Squadra.”
Hai fatto un percorso in preparazione di questo evento? “Si, con il coach Riccitelli abbiamo programmato l’evento considerando che avevo già corso il passatore pochi mesi prima …e abbiamo cercato di migliorare e lavorare per sviluppare degli aspetti che in passato per diversi motivi avevo dovuto tralasciare.”
Che significa per te indossare la maglia azzurra e rappresentare l’Italia? “Credo sia il sogno di ogni ragazzino che ami lo sport e la propria nazione, nonostante i 42 anni mi piace ed è bello sognare, speriamo la sveglia non suoni!!!”
Cosa racconti alla tua famiglia ed ai tuoi amici? “Racconto tutto e sanno tutto, mi seguono mi stanno vicino mi aiutano mi sopportano, sia nei momenti migliori sia in quelli meno che a volte capita di avere.
Come ti possono aiutare, famiglia, amici, fan? “Il loro affetto, la loro presenza anche nelle piccole cose possono darti tanta tranquillità che è fondamentale avere.”