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La vittoria dà sempre grande gioia, è il coronamento di un periodo o di una lunga carriera di allenamenti, gare, impegno, determinazione ed è bello arrivare al traguardo con le braccia alzate, salire sul podio, leggere il proprio nome sul web o quotidiani, insomma è un esperienza positiva meritata che aiuta anche ad andare avanti nella pratica della propria passione con impegno e fatica.
Ti sei sentita campione almeno un giorno della tua vita? “Sì, dopo la mia vittoria alla 24h di Montecarlo del 19-20 Novembre 2016 anche se, a dire la verità, mi sono goduta il mio ‘momento di gloria’ solo il giorno dopo, una volta che mi sono ripresa dalla fatica e dal malessere post-gara.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Correvo fin da ragazzina per le strade di campagna del mio paese natio, Castiglion Fibocchi (Ar) senza sapere durante le uscite né i km che stavo percorrendo né il ritmo a cui correvo. Non sapevo neanche dell’esistenza degli orologi con gps incorporato e correvo con la tuta da ginnastica felpata in inverno e le magliette di cotone in estate e senza scarpe da running. Nell’estate del 2011 sono andata a vivere in città ad Arezzo e ho iniziato a correre al Parco Pertini, il principale di Arezzo, a documentarmi su scarpe e accessori da running e a settembre dello stesso anno ho corso la mia prima gara competitiva alla Fratta S. Caterina, frazione della Valdichiana Aretina. Dopo un mese mi sono iscritta alla società Atletica Sestini e ho iniziato ad allenarmi costantemente, a conoscere il significato di ‘ripetute’ e ‘fartlek’, a documentarmi sui tipi di scarpe da running, sull’abbigliamento e accessori da corsa e a fare altre gare, la mia prima mezza maratona è stata quella di Firenze ad aprile 2012.”