La mitica Marinella Satta, già nel guinness dei primati del Mondo per aver portato a termine la maratona di Rimini palleggiando con due palloni da basket, ci riprova a Roma con percorso e tempo ostile ma comunque portandola a termine e correndo per l’Associazione “Spiragli di Luce”.
L’Associazione operante nel territorio di Anzio e Nettuno, si rivolge ai ragazzi diversamente abili e alle persone con disagi sociali promuovendo lo sviluppo e la diffusione d’attività sportive e socioculturali e per poter continuare ad svolgere le attività natatoria rivolte ai ragazzi disabili ha scelto di aderire al Program Charity della Maratona di Roma 2017 chiedendo il supporto di amici runner interessati a sostenere questo nuovo importantissimo progetto.
Di seguito Marinella racconta la sua esperienza attraverso rispose a un mio questionario.
Ciao Marinella, se ti va ho qualche domanda, com’è andata? Hai sofferto? Hai avuto momenti critici? “Rispondo molto volentieri, direi che, tutto sommato è andata molto bene, quando finisci la maratona è sempre un successo. Diciamo che ho sofferto molto i sanpietrini e la pioggia, i palloni rimbalzavano male, ho dovuto fare tanta fatica per terminare la gara, mi sono leggermente smontata, con tutte le difficoltà del percorso. Fisicamente stavo bene, sicuramente non avessi palleggiato avrei fatto una bella gara. Con la pioggia corro bene. E’ stato più difficile (a livello mentale) che correre una 24 ore o una 6 giorni. In genere non mi concentro più di tanto. Durante la maratona sono stata troppo concentrata a guardare per terra per non perdere i palloni. Qualche volta i palloni scappavano, prendevo qualche sanpietrino. Su asfalto non ho mai perso la palla.”