Le donne si confermano ancora una volta molto determinate, motivate e resilienti nel portare avanti un progetto, nell’impegnarsi in un’attività sportiva prolungata nel tempo e in condizioni difficili dal punto di vista della gestione delle energie da utilizzare.
Lorena Brusamento si sta confermando la donna Italiana delle lunghe e lunghissime distanze conseguendo entrambi i titoli di 24 ore e 12 ore su strada. Quest’ultimo ottenuto lo scorso 8 aprile 2017 che gli è valso anche come miglior prestazione Italiana che dal 2008 era detenuta da Monica Casiraghi. In quest’ultima gara Lorena ha confermato anche il valore assoluto delle donne negli sport di endurance vincendo la gara anche tra gli uomini e totalizzando nelle 12 ore 2km ini più rispetto al primo uomo arrivato che p stato il giovane Matteo Colombo anche lui Campione Italiano.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Lorena attraverso risposte ad alcune mie domande che come al solito rivolgo agli atleti per approfondire la loro conoscenza e per permettere ai non addetti ai lavori di conoscere questo mondo di sport particolare considerato al di fuori dell’ordinario.
Ciao Lorena, complimentissimi per la tua vittoria, se ti va ho qualche domanda per te? “Ciao! Per me è sempre un piacere rispondere alle tue domande anche perchè mi “costringono” ad una autoriflessione che mi piace parecchio!”
E’ vero, riflettere, pensare, elaborare qualsiasi accaduto soprattutto quando si tratta di qualcosa di importante sia in senso positivo che in senso positivo aiuta a comprendere quello che è successo, aiuta a mettere a posto le cose, a ordinare le proprie sensazioni ed emozioni, aiuta a trovare un senso a quello che abbiamo sperimentato. Nel caso sia successo qualcosa di positivo, il pensare, il riflettere, lo scrivere permette di costruire e consolidare l’autoefficacia, in caso di situazioni negativi l’aiuto consiste nel valutare e comprendere cosa non è andato proprio bine, come volevamo, come ci aspettavamo, individuare come e cosa si può fare diversamente e meglio.
Com’è andata? “Direi che è andata benissimo, visto il risultato finale e considerando le premesse (una settimana difficile per uno stato influenzale).”
Soddisfatta? Hai sofferto, momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la gara? “Sono molto soddisfatta, questa volta è stata davvero dura e portare a casa un risultato ed un record nazionale come questo mi fa sentire davvero bene. I giorni che hanno preceduto questa 12h non sono stati caratterizzati da un malessere generale, dal raffreddore al mal di gola alla perdita della voce alla febbriciattola fino ad arrivare a problemi intestinali e non solo la mattina stessa del sabato. Mi sono presentata sulla linea della partenza consapevole del fatto che non essendo in condizione ottimale, avrei dovuto ascoltare con molta più attenzione i segnali del mio corpo e usare molto di più la testa ed il “cuore”, concentrandomi sull’obiettivo finale senza pensare alle tante ore, al caldo che sarebbe arrivato e ai miei piccoli dolori.”