Matteo Simone
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Non c’è un età per iniziare a fare sport o per essere competitivi, così come non c’è un’età per smettere di fare sport o di smettere di essere competitivi, Vito Intini ha superato i 50 anni, forse sarebbe l’ora di smettere di giocare a fare sport e di dedicarsi ad altro come può essere dedicarsi ad altri atleti o alla Nazionale di ultrarunner, ma a volte la corsa chiama, la condiziona è buona e perché non mettersi ancora in gioco? E’ quello che continua ancora a fare l’atleta Vito Intini vincendo la gara di 12 ore di cora su strada Coronata con il personale di 131,45 Km.
Di seguito possiamo approfondire la sua conoscenza attraverso le risposte a un mio questionario risalente a qualche anno fa, contribuendo alla stesura del mio libro Ultramaratoneti e gare estreme (cosa motiva questi atleti? Quali i meccanismi psicologici? Cosa li spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici?), libro che racconta le storie, passioni, motivazioni, aneddoti di più di un centinaio di atleti che si dilettano a percorrere tantissimi chilometri in tante modalità, su strada, su sentieri, su tapis roulant.
Cosa ti spinge a continuare ad essere ultramaratoneta? “Le motivazioni sono un po’ cambiate. Prima era per raggiungere e conoscere i propri limiti oggi più per sfida verso la legge biologica dell’invecchiamento.”
E’ risaputo che le gare di endurance, di sport prolungato, in condizioni più avverse, quasi estreme, è la testa che fa la differenza, la notevole esperienza ti permettere di gestire situazioni, crisi, difficoltà.
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti aiutano a partecipare a gare estreme? “La meditazione. L’introspezione e la convinzione di essere preparato infine anche tecniche di visualizzazioni uso di frequente.”